People analytics: come usare i dati per valutare e sviluppare le competenze

Le aziende raccolgono oggi una quantità enorme di dati sulle persone: performance, feedback, percorsi formativi, attività quotidiane. Ma questi dati spesso restano inutilizzati o disaggregati, senza generare insight utili per lo sviluppo o per la formazione aziendale.

I People Analytics, se applicati in modo strategico, possono cambiare questa dinamica. In particolare, offrono un grande potenziale se orientati alla valutazione e allo sviluppo delle competenze, trasformando informazioni frammentate in decisioni consapevoli e percorsi di crescita misurabili.

Cosa sono i People Analytics?

I People Analytics rappresentano l’applicazione dell’analisi dei dati al mondo delle risorse umane. Non si tratta solo di raccogliere informazioni anagrafiche o amministrative, ma di estrarre insight utili dai comportamenti, dalle competenze, dalle performance e dalle interazioni delle persone all’interno dell’organizzazione.L’obiettivo è supportare decisioni più strategiche, rapide e basate su evidenze, non su percezioni soggettive.

Esempi concreti? Monitorare in tempo reale l’evoluzione delle competenze di un team, individuare i profili ad alto potenziale per la mobilità interna, analizzare i tassi di completamento dei percorsi formativi, oppure scoprire correlazioni tra engagement e performance. Un’azienda può, ad esempio, utilizzare i dati per capire quali competenze mancano per affrontare una trasformazione tecnologica, o per progettare interventi di formazione mirati in base a gap specifici emersi in fase di valutazione.

I People Analytics diventano così un ponte tra dati e decisioni, aiutando HR e manager a lavorare in modo più preciso e proattivo, migliorando l’efficacia delle azioni su talenti, sviluppo e performance.

Da dati generici a insight utili: il valore dei people analytics

Grazie soprattutto alla tecnologia, molte aziende si sono già attrezzate per raccogliere dati HR, ma faticano a tradurli in azioni concrete. Il vero potenziale del people analytics non sta nella quantità di dati, ma nella capacità di integrarli e leggerli nel contesto giusto. Questo vale soprattutto quando si parla di competenze. Analizzare i dati sulle competenze consente di:

  • capire quali skill sono realmente presenti in azienda;
  • evidenziare gap tra ruoli, team o sedi diverse;
  • supportare piani di sviluppo individuale e collettivo;
  • identificare talenti nascosti o persone ad alto potenziale;
  • migliorare la qualità delle decisioni in fase di selezione, formazione, promozione.

Quando questi dati vengono raccolti in modo strutturato, i people analytics diventano un alleato strategico della funzione HR, aiutando a connettere le persone agli obiettivi di business.

Valutazione delle competenze: il primo passo per generare dati affidabili

Per usare i people analytics in modo efficace, serve partire da dati di qualità. Questo significa adottare strumenti di valutazione delle competenze che siano standardizzati, coerenti con il modello aziendale e capaci di restituire indicatori oggettivi, non opinioni.

Lo skill assessment strutturato è il punto di partenza: permette di raccogliere informazioni comparabili tra persone e ruoli, evidenziare punti di forza, aree di sviluppo e comportamenti osservabili.

Con questi dati in mano, l’analisi diventa più utile e le decisioni HR possono essere fondate su evidenze, non su percezioni. La formazione, ad esempio, non parte da un catalogo generico, ma da fabbisogni reali, rilevati e tracciati.

Sviluppo delle competenze: dati per progettare meglio

I people analytics non si limitano alla fase valutativa: diventano un motore per progettare percorsi di sviluppo mirati, misurabili e continuativi. Grazie ai dati sulle competenze, è infatti possibile:

  • personalizzare l’offerta formativa in base ai bisogni specifici;
  • monitorare l’evoluzione delle skill nel tempo;
  • adattare i contenuti e i formati formativi alla maturità del singolo;
  • valutare l’impatto reale degli interventi di upskilling o reskilling;
  • rafforzare la cultura del feedback e della crescita continua.

In questo modo, la gestione delle competenze diventa un processo dinamico, iterativo e connesso agli obiettivi strategici.

Integrare competenze e dati nelle decisioni HR

Una delle sfide più grandi è portare i dati sulle competenze all’interno dei processi HR strategici, come:

Avere una visione chiara e aggiornata delle skill consente di agire con maggiore precisione e trasparenza, riducendo bias e valorizzando il potenziale delle persone.

I people analytics diventano così non solo un sistema di reporting, ma un strumento di cambiamento culturale che aiuta l’organizzazione a diventare più consapevole, adattiva e orientata alla crescita.

Skillvue: dati chiari, decisioni migliori

Skillvue supporta le aziende nel raccogliere e interpretare i dati sulle competenze attraverso strumenti basati su AI, validati da esperti HR e psicometristi. Gli Skill Assessment Agent permettono di valutare in modo strutturato soft skill e hard skill, generando insight utili per guidare la formazione, la mobilità, il feedback e la gestione del talento.

I dati raccolti vengono aggregati in dashboard personalizzabili, utili per confrontare team, ruoli, sedi e monitorare l’evoluzione delle competenze nel tempo. In questo modo, Skillvue trasforma il concetto di “people analytics" in una leva concreta per la crescita delle persone e dell’organizzazione.

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