Nel mondo del lavoro non basta più conoscere le competenze tecniche di un candidato o di un collaboratore. Sempre più spesso, la differenza tra un inserimento andato a buon fine o uno concluso senza successo si gioca sull'equilibrio tra hard skills e soft skills.
Sapere distinguere questi due livelli di competenze — e soprattutto saperli valutare in modo efficace — è oggi un aspetto centrale nei processi di selezione, sviluppo e mobilità interna.
Quando parliamo di hard skills, ci riferiamo alle competenze tecniche, quantificabili e certificabili. Sono tutte quelle conoscenze e abilità che si possono apprendere con lo studio, la formazione specifica o l’esperienza diretta su strumenti, procedure e metodologie. Conoscere un linguaggio di programmazione, saper utilizzare un software ERP o padroneggiare una normativa di settore sono tutti esempi concreti di hard skills.
Per anni, la selezione del personale si è basata quasi esclusivamente su queste competenze, che hanno il vantaggio di essere oggettive e verificabili attraverso test pratici, certificazioni o simulazioni operative.
Le soft skills, invece, riguardano il modo in cui una persona affronta il lavoro, si relaziona agli altri e gestisce le situazioni. Sono competenze trasversali che incidono profondamente sulla capacità di collaborare, guidare un team, affrontare imprevisti o gestire conflitti. Saper comunicare con chiarezza, adattarsi ai cambiamenti, mantenere la calma sotto pressione, trovare soluzioni creative ai problemi o comprendere le emozioni proprie e altrui sono tutte espressioni di soft skills ben sviluppate.
A differenza delle competenze tecniche, queste capacità non si apprendono in un corso specifico e sono molto più complesse da valutare in modo oggettivo. Proprio per questa ragione, rappresentano spesso la vera sfida per chi si occupa di selezione e sviluppo HR.
Una persona con competenze tecniche eccellenti ma scarse capacità relazionali può generare problemi nel lavoro di squadra o nella gestione dei clienti. Allo stesso modo, un collaboratore molto empatico e adattabile, se privo delle hard skills necessarie, faticherà a svolgere le sue mansioni con efficacia.
Nella logica moderna del recruiting basato sulle competenze — il cosiddetto skills-based recruiting — valutare in modo combinato le due dimensioni permette di individuare candidati e collaboratori realmente in grado di performare, crescere e adattarsi nel tempo. Questo approccio integrato, come abbiamo visto anche parlando di come l'assessment delle competenze favorisce la retention, rappresenta oggi uno dei pilastri per costruire organizzazioni solide e resilienti.
Valutare le hard skills è relativamente più semplice. È possibile sottoporre i candidati a test pratici, esami digitali, esercitazioni tecniche o prove on-the-job che restituiscono un risultato chiaro e misurabile.
Per le soft skills, invece, serve un approccio più articolato. Non è sufficiente osservare il comportamento durante il colloquio, che può essere influenzato da stress o aspettative. Tecniche come le interviste comportamentali — in particolare la metodologia Behavioural Event Interview — consentono di far emergere come il candidato ha affrontato situazioni reali in passato, offrendo indicazioni molto più affidabili sulle sue competenze trasversali.
Strumenti digitali più avanzati permettono inoltre di integrare simulazioni situazionali, video assessment e modelli predittivi che analizzano in profondità il modo in cui una persona risponde a problemi complessi o interagisce con scenari lavorativi realistici.
L’evoluzione dei software di assessment consente oggi di:
Strumenti digitali evoluti come gli Skill Assessment Agent di Skillvue permettono di costruire percorsi di valutazione integrati, abbattendo i margini di errore soggettivo e supportando decisioni HR più oggettive.
L’utilizzo combinato di assessment su hard e soft skills consente di:
In questo modo, la valutazione delle competenze diventa non solo uno strumento di selezione, ma un vero motore di sviluppo organizzativo continuo, come abbiamo visto anche parlando di come l’assessment favorisce la crescita interna.
Ogni professionista è un mix unico di competenze tecniche e qualità personali. Valutare entrambe le dimensioni in modo accurato significa non solo assumere meglio, ma anche creare team più solidi, coesi e pronti al cambiamento.
Con gli Skill Assessment Agent di Skillvue, puoi finalmente leggere in modo completo e oggettivo il potenziale delle persone, trasformando la valutazione in leva strategica di crescita.
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